Vi hanno impedito di vederlo al cinema. Ma lo trovate in libreria, pubblicato da Feltrinelli Real Cinema.
Forza Nuova, a Roma, è riuscita a spaventare i gestori del Cinema Politecnico Fandango, che avrebbe dovuto programmare Nazirock dal 4 aprile. E a Milano quelli del Cinema Anteo.
Gli avvocati di Forza Nuova hanno minacciato azioni legali nei miei confronti e nei confronti dei gestori che avessero deciso di proiettare il film.
Ma i miei avvocati sono tranquilli: non esistono i presupposti per un’azione legale. Anzi, ritengono che dovrei essere io ad agire legalmente contro Forza Nuova, per il danno arrecato. L’anteprima romana, al Cinema Piccolo Apollo, è stata un successo (spettatori in piedi e, fuori, la coda di quelli che non sono riusciti a entrare). Se il primo week end al Politecnico Fandango fosse andato altrettanto bene, altre sale avrebbero chiesto di programmare Nazirock. Il danno c’è stato.
Si vuole impedire che il film raggiunga un pubblico più vasto di quello che frequenta le librerie. Si crea un clima d’intimidazione. Perfino l’Università di Bologna, il 9 aprile, dopo aver ricevuto la diffida di Forza Nuova, ha cancellato una proiezione organizzata da Giurisprudenza Democratica nell’Aula Grande di Palazzo Malvezzi . Gli studenti stavano già arrivando. La proiezione era stata organizzata e autorizzata per tempo. Le pagine locali dei quotidiani ne avevano ampiamente riferito. Ma, all’ultimo momento, il rettore magnifico ha posto il veto. Ragioni addotte dal preside di facoltà, Stefano Canestrari: “L’Università non deve prendere posizione contro un candidato in campagna elettorale”. Un argomento che, prima della diffida di Forza Nuova, nessun dirigente universitario aveva sollevato.
Un argomento pericoloso perchè, in ogni paese democratico, è prima delle elezioni , soprattutto prima, che le forze politiche e i candidati vengono sottoposti al vaglio dalla libera informazione. Dopo, è troppo tardi .
Adesso che le elezioni sono acqua passata, c’è da chiedersi: come mai gli italiani hanno scelto un centro destra sdoganatore di parte dell’ estremismo che ostenta svastiche e saluti romani?
Altra domanda: esiste un legame tra questo sdoganamento e il crescendo della violenze di matrice nazifascista che le cronache stanno registrando?
Sono domande che mi pongo e porto in giro, da una città all’altra, dove mi chiamano le associazioni di cittadini più disparate, parte vitale della società italiana, per proiettare e discutere il film.
Il 13 maggio sono a Verona. In città, in un solo giorno, Nazirock viene proiettato tre volte.
Alle 15.00 nel Liceo Classico Maffei, dove hanno studiato Nicola Tommasoli, deceduto il 30 aprile a causa delle percosse, e Federico Perini, uno dei suoi cinque aggressori. Alle 10.00, nella Facoltà di Lettere e Filosofia. Alle 20.30 in una piazza del centro, il Cortile del Mercato Vecchio.
Le diffide e le intimidazioni non possono bruciare un film. Basta respingerle educatamente al mittente. Come ha fatto l’Università di Napoli - Istituto Universitario Orientale - che a differenza di quella di Bologna, dopo aver ricevuto la lettera dei legali di Forza Nuova, ha dato corso, in tutta tranquillità, alla proiezione di Nazirock.
Claudio Lazzaro, Nazirock.it
mercoledì 14 maggio 2008
Luca Romagnoli: "L'Olocausto non sono sicuro sia mai esistito"
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